giovedì 30 aprile 2015

07:29
L’istituto Romero ha sempre cercato di sviluppare nei propri allievi l’interesse verso le problematiche ambientali, sociali, di sostenibilità e cittadinanza attiva. Ogni allievo ha il diritto-dovere di maturare un senso di responsabilità sociale che lo porti ad avere conoscenza e coscienza dei meccanismi che regolano la società di cui è parte, per potersi inserire in essa offrendo il proprio contributo critico e concreto. La collaborazione con l’associazione Mais Spinato, all’interno del progetto “Un mondo biodiverso è un mondo diverso”, avviato grazie al finanziamento di Fondazione Cariplo (Scuola 21), ha permesso di arricchire in tal senso il percorso formativo con attività non curricolari, centrate sulla conoscenza e cura dell’ambiente circostante. In tale ottica si inseriscono le attività gestite dall’associazione Mais Spinato: “C’era una volta, conserviamo la biodiversità” e “A favore della biodiversità,  nuove soluzioni: la coltivazione Biointensiva del mais”. L’uscita didattica a Gandino ha aperto le porte della conoscenza sul mondo del mais: un viaggio tra l’antico e il moderno, con uno sguardo verso il futuro sostenibile anche grazie a metodi di coltivazione come quello descritto in questa pubblicazione e che gli studenti hanno conosciuto durante la visita. Questo ha permesso di inserire il tema della biodiversità in un contesto sistemico più ampio che va oltre l’aspetto biologico. Data l’importanza dell’argomento crediamo profondamente nella necessità di operare connessioni con il territorio e questa collaborazione ne è la prova tangibile. Ci piace pensare che i lettori di questa pubblicazione possano trarre beneficio non solo dall’acquisizione di pratiche e tecniche relative al metodo proposto, ma anche dalle linee guida del progetto. Per tale motivo proponiamo una sintesi degli aspetti caratterizzanti, con l’augurio che possa servire da modello per altre scuole, associazioni, istituzioni, enti.
Il dirigente scolastico: Prof.ssa Maria Peracchi
I docenti Prof.ri Eugenio Marchesi, Giancarlo Cavagna


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